Terapia guidata da NT-proBNP nella insufficienza cardiaca scompensata acuta
Il concetto di guida del peptide natriuretico è stato ampiamente studiato in pazienti con insufficienza cardiaca cronica, con un successo limitato.
Non è stato studiato l'effetto della terapia guidata da NT-proBNP ( frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B ) nei pazienti con insufficienza cardiaca scompensata acuta utilizzando un target di NT-proBNP.
Si è valutato in uno studio prospettico randomizzato controllato se la terapia guidata da NT-proBNP nei pazienti con insufficienza cardiaca scompensata acuta, utilizzando un target NT-proBNP relativo, porti a risultati migliori rispetto alla terapia convenzionale ( riduzione superiore al 30% dall'ammissione alla dimissione ).
Erano eleggibili i pazienti con insufficienza cardiaca scompensata acuta con livelli di NT-proBNP superiori a 1.700 ng/l.
Dopo aver raggiunto la stabilità clinica, 405 pazienti sono stati randomizzati al trattamento guidato da NT-proBNP o al trattamento convenzionale.
L'endpoint primario era duplice: un composito di mortalità per tutte le cause e riammissioni per scompenso cardiaco in 180 giorni e il numero di giorni in vita fuori dall'ospedale in 180 giorni.
Gli endpoint secondari erano la mortalità per tutte le cause entro 180 giorni, le riammissioni per scompenso cardiaco entro 180 giorni e un composito di mortalità per tutte le cause e riammissioni per insufficienza cardiaca entro 90 giorni.
Significativamente più pazienti nel gruppo di terapia guidata da NT-proBNP sono stati dimessi con una riduzione di NT-proBNP superiore al 30% ( 80% vs 64%, P=0.001 ).
Nondimeno, la terapia guidata da NT-proBNP non ha migliorato significativamente il tasso di eventi combinati per mortalità per tutte le cause e riammissioni per insufficienza cardiaca ( hazard ratio, HR=0.96, P=0.99 ) o il numero mediano di giorni in vita al di fuori dell'ospedale ( 178 vs 179 giorni per NT-proBNP rispetto ai pazienti con terapia convenzionale, P=0.39 ).
La terapia guidata non ha migliorato significativamente nessuno degli endpoint secondari.
In conclusione, lo studio PRIMA II ( Can NT-ProBNP-Guided Therapy During Hospital Admission for Acute Decompensated Heart Failure Reduce Mortality and Readmissions ? ) ha dimostrato che la guida della terapia per insufficienza cardiaca per raggiungere una riduzione di NT-proBNP maggiore del 30% dopo stabilizzazione clinica non ha migliorato gli esiti a 6 mesi. ( Xagena2018 )
Stienen S et al, Circulation 2018; 137: 1671-1683
Cardio2018
Indietro
Altri articoli
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Intervento sullo stile di vita con camminata per i pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio WATCHFUL
L’attività fisica è fondamentale nella gestione dell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta e la camminata integrata nella vita quotidiana...
Effetti della Semaglutide su sintomi, funzionalità e qualità di vita nell'insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata e obesità: analisi prespecificata dello studio STEP-HFpEF
I pazienti con insufficienza cardiaca ( HF ) con frazione di eiezione conservata ( HFpEF ) e obesità presentano un...
Effetti cardiaci e metabolici di Dapagliflozin nell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata: studio CAMEO-DAPA
Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) riducono il rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca nei...
Sospensione in cieco del trattamento randomizzato a lungo termine con Empagliflozin oppure placebo nei pazienti con insufficienza cardiaca
Non è noto se i benefici degli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) nell’insufficienza cardiaca persistano...
Fattori di rischio per insufficienza cardiaca tra i sopravvissuti paneuropei al tumore infantile: studio PanCareSurFup e ProCardio
L'insufficienza cardiaca ( HF ) è una complicanza potenzialmente pericolosa per la vita del trattamento del tumore infantile. È stato valutato...
Endotelina-1, esiti nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ed effetti di Dapagliflozin: studio DAPA-HF
ET-1 ( endotelina-1 ) è implicato nella fisiopatologia dell'insufficienza cardiaca e della malattia renale. La sua importanza prognostica e la...
Valutazione del metabolismo, della funzione e della fisiologia dell'energia cardiaca nei pazienti con insufficienza cardiaca che assumono Empagliflozin: studio EMPA-VISION
Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio 2 ( SGLT2 ) sono emersi come trattamento fondamentale per i pazienti con insufficienza cardiaca...
Associazione tra livelli di emoglobina ed efficacia del Carbossimaltosio ferrico per via endovenosa nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta e carenza di ferro: analisi del sottogruppo AFFIRM-AHF
La carenza di ferro, con o senza anemia, è un fattore prognostico sfavorevole nell’insufficienza cardiaca ( HF ). Nello studio...
Effetto di Dapagliflozin sugli eventi di insufficienza cardiaca totale nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione leggermente ridotta o preservata: analisi prespecificata dello studio DELIVER
Nello studio DELIVER ( Dapagliflozin Evaluation to Improve the Lives of Patients With Preserved Ejection Fraction Heart Failure ), Dapagliflozin...